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Rimini, come visitare la fortezza di San Leo     

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Rimini

In provincia di Rimini, nel bel borgo di San Leo, si trova la Fortezza di San Leo, le cui origini si dice che si possano datare all’epoca delle guerre tra Goti e Bizantini (VI secolo).

Le mostre all’interno della Rocca

Qui vengono ospitate mostre che espongono armi risalenti al 1500 e quelle della Prima e Seconda guerra mondiale o, ancora, strumenti di tortura, opere contemporanee o la replica dell’affresco del Vasari che rappresenta la presa di San Leo da parte della famiglia dei Medici.

Ma la Fortezza di San Leo è nota soprattutto perché qui venne imprigionato il mago ed alchimista Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, che “abitò” nel palazzo negli ultimi anni della sua vita.

Il mago venne condannato nel 1790 per eresia e attività sediziose ma venne graziato da Papa Pio VI e la sua condanna a morte venne commutata in carcere a vita nella fortezza.

La sua cella era chiamata la “cagliostrina”

La sua cella era chiamata la “cagliostrina” o “cella del pozzetto” perché era una botola di 2 metri quadrati con una sola apertura sul soffitto, una piccola finestra.

Anche dopo l’Unità d’Italia, la fortezza continuò ad essere usata come carcere, fino al 1906. Poi, per gli 8 anni successivi, ospitò una “compagnia di disciplina”.

Quindi, data la storia e la bellezza di questa fortezza, è assolutamente d’obbligo visitarla se ci si trova dalle parti di Rimini. In particolare si può raggiungere la Fortezza di San Leo in auto percorrendo la Statale 258 direzione Arezzo, svoltando a sinistra a Pietracuta.

Un altro modo per raggiungere la fortezza è il bus, dato che ci sono diverse corse giornaliere da Rimini, da Pietracuta e da San Leo. Oppure si può raggiungere il castello in bici prendendo la Statale 258 da Pietracuta e proseguendo per San Leo, in un percorso di circa un’ora e 40 minuti.


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