Katmandu, la capitale del Nepal, è una città di straordinaria bellezza, moderna ma che conserva molto della tradizione buddista e induista, religioni che sono nate qui.

Quando si visita la città

Quando si visita la città si può partire dalla piazza principale Durbar Square, il cuore storico della città vecchia dove si trovano gli edifici tradizionali più belli come l’Hanuman Dhoka, e dove un tempo venivano incoronati i re.

Si passa poi ad uno dei templi più famosi di Katmandu, cioè Swyambhnunath, il Tempio delle Scimmie, chiamato così perché ci vivono delle scimmie, che sono ritenute sacre.

Un altro luogo di fede della capitale è Pashupatinath, il più antico tempio indù di Katmandu, consacrato “al dio Pashupati”, manifestazione di Shiva. Si passa poi alla Stupa di Boudhanath, il centro religioso più grande del Nepal e uno dei più grandi al mondo della comunità tibetana – buddista.

Lo stupa è di colore dorato e ornato con gli occhi di Buddha e dalla sua cima partono delle bandierine con delle preghiere fino alla base ottagonale che, a sua volta, è circondata da altre preghiere.

La tradizione vuole

La tradizione vuole, come buon auspicio, di girare attorno allo stupa in senso orario.

Infine, a Katmandu non si può dimenticare la visita del quartiere Thamel, centro dell’industria turistica della città.

Qui non ci sono musei ma il bello è che si può trovare gente di ogni tipo, ristoranti e locali di ogni genere.

Il periodo più bello per visitare questo suggestivo quartiere è sicuramente quando si tiene il Tihar, la festa delle luci, e luci colorate, bandiere di preghiera e mandala coloratissimi abbelliscono le vie.

In questo quartiere si trova poi il Giardino dei sogni o delle sei stagioni, un giardino storico in stile neo-classico, costruito nel 1920 su progetto di Kishore Narshingh, e che si estende su una superficie di quasi 7000 metri quadri.

Ogni padiglione è dedicato ad una delle sei stagioni ed è un’oasi di pace lontano dal trambusto della città.