È partita dalla fine di dicembre la campagna vaccinale contro il COVID-19 in Italia e c’è chi è propenso a farlo e chi invece teme che non sia sicuro sottoporsi a questo vaccino.

Viaggi e certificato

Una delle voci che maggiormente si sta rincorrendo in questi giorni è quella di istituire un certificato vaccinale, una sorta di passaporto dei vaccini, che attesti che una data persona si è sottoposta al vaccino contro COVID-19 e che quindi possa viaggiare.

Se questo entrasse in vigore, chiunque voglia viaggiare (quando sarà consentito) dovrà obbligatoriamente dimostrare di essersi vaccinato contro il Coronavirus.

Il premier greco Kyriakos Mitsotakis, rivolgendosi alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che è molto importante risolvere la questione prima dell’estate dato che molti Paesi, come la Grecia appunto, dipendono dal turismo.

Il leader greco ha continuato dicendo che le vaccinazioni possono essere fondamentali per poter sperare in un ritorno a una qualche “normalità economica e sociale” e che ristabilire la libertà di movimento tra i 27 Paesi dell’UE e il resto del mondo è una priorità fondamentale.

Auspica, dunque, che si possa raggiungere un’intesa su un certificato di vaccinazione comune.

È d’accordo con Mitsotakis il capogruppo del Partito popolare europeo al Parlamento Europeo, Manfred Weber, così come gli Stati di Malta, Lituania e Portogallo. 

La ministra degli Esteri belga, Sophie Wilmès, ha dichiarato che il certificato “non può violare le libertà individuali o la mobilità transfrontaliera o portare alla discriminazione tra i cittadini europei quando l’accesso ai vaccini non è generalizzato”.

Sulla questione si è esposta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha raccomandato di non introdurre, per il momento, requisiti di prova della vaccinazione per i viaggi internazionali dato che non è ancora nota l’efficacia dei vaccini nel ridurre la trasmissione del virus e per via della disponibilità limitata di vaccini.

Quindi staremo a vedere, anche sulla base dell’efficacia dei vaccini nel ridurre la trasmissione, se in futuro verrà effettivamente introdotto un certificato vaccinale per i viaggi.