Murano, dopo Venezia, è l’isola più grande della laguna con 30.000 abitanti. Ha la forma di una piccola Venezia ed è formata da 9 piccole isole unite da ponti con in mezzo il Canal Grande.
Murano era ricca di chiese
Murano era ricca di chiese, conventi e monasteri (ben 18) prima dell’avvento di Napoleone Bonaparte sull’isola ma dopo il passaggio dell’Imperatore ne restarono soltanto tre.
La prima è quella dei Santi Maria e Donato: in origine questa chiesa era dedicata alla Vergine ma poi fu aggiunto il nome di san Donato quando, nel 1125, furono portate qui le spoglie del santo, in seguito alla conquista di Cefalonia.
Si può notare qui il pavimento a mosaico con la stessa trama di quello della Basilica di San Marco. La seconda Chiesa da visitare è Santa Maria Degli Angeli, sul Canale Grande.
Affiancata da un Campanile della metà del Cinquecento alto circa trenta metri, la struttura fu abbandonata per diverso tempo e poi adibita a lazzaretto per ospitare le famiglie più povere.
La terza Chiesa risparmiata dalla distruzione è quella dedicata a San Pietro Martire: distrutta da un incendio che la rase quasi al suolo, fu ricostruita nel 1551. I lampadari in vetro con le famose “mandole” sono molto belli da ammirare.
La lavorazione del vetro
Ma Murano è nota a tutti per la principale attività economica dell’isola ovvero la lavorazione del vetro.
Nelle sue strade si trovano tantissimi laboratori e botteghe, oppure si può visitare il Museo del Vetro in cui ammirare più di 4000 articoli, fra cui manufatti fenici, calici, specchi e lenti di caleidoscopio oppure il pezzo più importante del museo ovvero un lampadario di 330 chili. Si può raggiungere Murano con il trasporto pubblico (un vaporetto) in circa 40 minuti oppure grazie alle escursioni giornaliere organizzate.
Murano si gira a piedi, in poche ore, passeggiando tra case colorate, ponticelli sui canali e botteghe che vendono vetro soffiato.
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