L’urbex exploration è l’esplorazione urbana di posti abbandonati, fatiscenti e spesso contrassegnati dal cartello “Vietato l’ingresso”. Gli urbexer, al limite fra la legalità e la curiosità, si infiltrano in chiese, conventi, borghi fantasma, terme, aree militari, negozi, discoteche, teatri, hotel e così via, per ammirare ed emozionarsi di fronte a veri e propri tesori di natura artistica e culturale, che passano sotto silenzio.
Queste escursioni stanno diventando sempre più famose ma ci sono alcune regole da rispettare per organizzarle al meglio.
Prima di tutto va trovata una meta inconsueta.
Una volta fatto questo, è importante:
- se si è principianti, non allontanarsi dal proprio paese e cominciare visitando qualcosa di accessibile, non da soli possibilmente, ma almeno con un’altra persona (oppure condividendo con un amico o un conoscente la propria posizione utile per un’eventuale recupero)
- limitare il gruppo con cui fare l’escursione, per fare meno rumore
- pianificare l’esplorazione cercando informazioni su Internet, chiedendo consigli a chi è più esperto o è già stato in quel posto
- raccogliere informazioni utili: ad esempio riguardanti l’illuminazione oppure se nel posto c’è già qualcuno che vi abita (ad esempio abusivamente)
- partire muniti di tutto ciò che sarà necessario: torcia elettrica, batterie extra, radio, macchina fotografica, kit di pronto soccorso, cibo, acqua, razzi, respiratori, attrezzi per la salita e la discesa, uno zaino resistente, e così via. Meglio preparare una borsa da viaggio con tutto il necessario
- Indossare una maschera anti-polvere, guanti e indumenti pesanti e resistenti ma comodi per muoversi agilmente; se necessario indossare anche un casco anti infortuni
- recarsi nel posto dell’esplorazione di giorno, perché di notte può essere più pericoloso
- evitare di arrampicarsi ma fare solo ciò che si sa fare, senza rischiare
- non rubare nulla dal posto che si sta visitando
- fare attenzione a tutto ciò che c’è nel posto senza toccare nulla.
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