La Calabria nel 2021 è stata scelta da milioni di turisti di tutto il mondo per via delle sue strutture ricettive di qualità, per le sue specialità enogastronomiche d’eccellenza, per la natura incontaminata e un mare da ‘bandiera blu’.
Un trend che si ripresenterà anche nei prossimi anni
Questo è un trend che si ripresenterà anche nei prossimi anni, perché la Calabria offre ai turisti che si recano qui, diverse alternative per divertirsi durante tutto l’anno, sia per quanto riguarda la montagna che per quanto riguarda il mare.
In estate, le spiagge paradisiache della Calabria, immerse in contesti selvaggi e naturali, sono prese d’assalto da tantissimi turisti di ogni età, dai giovani che cercano il divertimento, alle famiglie che vogliono rilassarsi senza preoccupazioni per i loro bambini che giocheranno tranquillamente in riva al mare.
Ci sono, proprio per le famiglie, ma non solo, le spiagge di Praia a Mare, caratterizzata da un litorale molto ampio e da una sabbia grigio scuro mista a ghiaia con un mare tranquillo e un fondale non molto profondo; oppure Amantea, un comune nella provincia di Cosenza con un litorale ampio e lungo quasi 10 chilometri.
Ancora, San Nicola Arcella dove si nasconde una bellissima baia circondata da rocce oppure la Spiaggia dell’Arcomagno (il suo nome deriva da una roccia che con l’erosione nel tempo ha preso la forma di un arco).
Le più note
Le più note: Tropea, con una delle spiagge più belle, la Spiaggia della Rotonda dalle acque limpide, oppure la Spiaggia del Cannone, meno conosciuta e meno turistica; ma anche Capo Vaticano, dalle acque paradisiache, sembrerà di nuotare in una piscina.
In inverno, invece, sarà una scelta ideale recarsi in una delle località dell’Aspromonte o della Sila, come Camigliatello Silano, nel cuore dell’Altopiano della Sila, una delle località turistiche di montagna più famose del Parco Nazionale della Sila.
Ancora, altre località meno note ma comunque apprezzabili sono Gambarie, inserita all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte; oppure Longobucco, che occupa l’alta valle del fiume Trionto, tra le più selvagge e caratteristiche della zona.
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