La Polonia è stata una delle protagoniste, purtroppo, della Seconda Guerra Mondiale e anche della Shoah. Uno Stato che però, dopo gli orrori della guerra e della persecuzione degli ebrei, si è saputa reinventare e rialzare, tant’è che oggi è una delle mete più scelte da chiunque voglia scoprire le bellezze dell’Europa dell’est.

Una nazione che ha dalla sua molte bellezze storiche, artistiche e culturali e che ha dato i natali a personaggi illustri come Chopin e Papa Wojtyla (l’amato Giovanni Paolo II).

Vediamo da dove iniziare un viaggio in Polonia.

Prima di tutto va detto che per i cittadini italiani, l’ingresso in Polonia è consentito con passaporto o con carta d’identità valida per l’espatrio. Nel caso in cui il soggiorno debba durare più di 90 giorni, bisognerà fare richiesta all’ufficio della prefettura del Voivoda.

Anche se la Polonia fa parte dell’Unione Europea, non adotta l’euro come moneta ma lo zloty polacco (1 zloty equivale a circa 23 centesimi d’euro).

La lingua ufficiale è il polacco ma tanta gente in Polonia parla e capisce l’inglese.

Per quanto riguarda i periodi migliori per andare in Polonia, sono i mesi che vanno da maggio a settembre, quando le temperature sono più favorevoli (tra i 13 e i 24 gradi).

A luglio e agosto fa molto caldo mentre in inverno il clima è rigido e piovoso.

La Polonia si presta ad un bel viaggio itinerante fra le sue città principali (Varsavia, Danzica, Poznan, Breslavia, Cracovia).

Gli spostamenti sono ben favoriti da un’ottima rete ferroviaria, puntuale ed economica (spesso, per spostarsi da una città all’altra, sono sufficienti 15 euro).

Infine, per quanto riguarda le strutture in cui soggiornare e dormire, in Polonia ci sono per tutte le tasche e le esigenze: bed & breakfast, alberghi, ostelli.

Anche la cucina è molto deliziosa: da assaggiare sicuramente i pierogi, i ravioli polacchi.
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