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Francia del sud, cosa visitare in Linguadoca    

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Francia

La Linguadoca è un territorio del sud della Francia, così chiamata per via della lingua che qui si parla, l’occitano o lingua d’oc. In questa regione sono tanti i posti da visitare, all’insegna della cultura, della storia, dell’arte e così via.

Le città della Francia del sud da non perdere

  • Carcassonne, un’antica città fortificata per difendersi contro gli aragonesi. Oggi è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO
  • Tolosa o città rosa, che deve il suo nome al colore del mattone che qui è protagonista. Da non perdere il Campidoglio, il convento di Bernardine, l’Assezat Hotel Renaissance e le rive della Garonna
  • Nimes, con l’anfiteatro, la Maison Carrée, il Tour Magne, il Tempio di Diana, Castellum. È anche definita la Roma francese. Da non perdere l’arena, di forma ovale, che poteva ospitare 24.000 spettatori; oggi qui si ospitano spettacoli e ricostruzioni di grandi giochi romani
  • Pont du Gard, altro patrimonio mondiale dell’UNESCO, è un ponte-acquedotto dalle dimensioni eccezionali di 49 metri di altezza e tre file di archi sovrapposti
  • Narbonne, è stata la prima colonia romana al di fuori dell’Italia
  • Rocamadour, un piccolo villaggio con la Basilica di Saint-Saveur e la cripta di Saint-Amadour, che si raggiungono dopo 200 scalini. Da non perdere la Madonna Nera nella cappella di Notre Dame
  • Albi, un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO con la cattedrale di Sainte-Cécile che sembra una fortezza con i colori vivaci dei suoi affreschi, e l’imponente Palazzo della Berbie che ospita il Museo Toulouse-Lautrec
  • Conques, sulla strada per Santiago de Compostela con le sue vie medievali in cui passeggiare. Da visitare l’abbazia romanica di Sainte-Foy e ammirare il Tesoro, una splendida collezione di argenteria
  • I Pirenei, con tante attività che qui si possono svolgere durante tutto l’anno
  • Rodez, da non perdere il museo Soulage, rivestito in acciaio ossidato, ospita una collezione di 250 opere e 250 documenti, realizzati da Pierre Soulages.

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