A tu per tu con i tesori inestimabili del Salento, tra verde, mare e tanta storia. A tu per tu con le spettacolari Marine di Nardò, chilometri e chilometri di costa che affacciano su uno degli angoli più suggestivi del Mar Ionio.

Scopriamo insieme le Marine di Nardò

Ad un passo da Gallipoli e Porto Cesareo – anch’esse mete privilegiate da chi vuole conoscere le numerose eccellenze del meridione – le Marine di Nardò sono composte da località superlative come Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Porto Selvaggio e Sant’Isidoro.

Località che negli ultimi anni hanno conosciuto un vero e proprio boom in fatto di presenze e che saranno protagoniste di questo nostro viaggio tra alcuni dei paradisi più belli del Salento.

Volendo, si possono raggiungere anche altre località molto note sul versante ionico e fare un’escursione in barca a Porto Cesareo per esempio. In una vacanza di minimo 7 giorni, sono tante le opportunità per scoprire le bellezze naturali e storico-architettoniche della zona.

Santa Maria al Bagno, quanta storia!

Iniziamo la nostra carrellata con la bellissima Santa Maria al Bagno, segnata non solo da bellezze naturalistiche ma anche da tanta storia. Da segnalare le cosiddette Quattro Colonne, resti di quella che fu la torre del Fiume di Galatena, costruita nel XVI contro le incursioni dei saraceni e per proteggere le sorgenti acqua dolce.

Non lasciatevi scappare, poi, la suggestiva spiaggia e – per gli amanti della storia – la Grotta del Fico, che tra reperti come frecce e cocci di ceramica racconta l’era neolitica in terra salentina. Un tuffo nel passato più lontano che nelle zone vicine alla grotta è anche segnato dalla presenza di un migliaio di tombe risalenti – con grande probabilità – all’età messapica e di un gran numero di graffiti.

Porto Selvaggio e le sue scogliere mozzafiato

Spostiamo il nostro sguardo verso il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, istituito negli anni ’80 e caratterizzato da oltre 400 ettari di costa e boschi.

Anche qui da segnalare una serie di fortezze utilizzate quasi cinquecento anni fa contro i Saraceni: ecco così la Torre Uluzzo (con la relativa baia) e Dell’Alto, quest’ultima costruita su progetto del vicerè ispanico Don Pietro da Toledo.

Nel parco naturale possibili suggestive escursioni nella natura, ma sono da visitare anche scogliere all’insegna di piscine naturali dall’acqua cristallina. Spiaggia difficile da raggiungere (il percorso da preferire è quello che parte da Torre Uluzzo), ma dopo un po’ di fatica il turista si ritroverà al cospetto di un vero e proprio spettacolo incontaminato.

Da non perdere la grotta del Capelvenere (anche qui presenti reperti archeologici di assoluta importanza per ricostruire il passato remoto della costa salentina), nonché la Palude del capitano (uno specchio d’acqua, una cavità che si è creata nei secoli a causa dell’erosione dettata da agenti atmosferici).

Sant’Isidoro, acque limpide e spiaggia da non perdere

Anche Sant’Isidoro si presenta all’insegna di una fortezza dalla grande storia: la Torre omonima, costruita nel XVI secolo da Carlo V sempre contro le incursioni piratesche, è tra le meglio conservate del Salento ed è attualmente di proprietà del demanio.
Ma Sant’Isidoro è, soprattutto, all’insegna di un mare limpido dal valore inestimabile (la zona è Area Marina protetta dal 1997). La spiaggia e la costa di Sant’Isidoro, al contrario di altre, sono caratterizzate da numerosi servizi rivoti al viaggiatore, come villaggi turistici e camping.

Santa Caterina e il suo bynight

Le Marine di Nardò sono adatte anche ad un turismo prettamente giovanile, come dimostra la zona di Santa Caterina, segnata da locali rivolti soprattutto agli amanti del by-night (tra pub e disco-bar).

Da segnalare inoltre la spettacolare macchia mediterranea che segna la marina, le numerose scogliere (assolutamente accessibili) e Le Cenate, magnifica zona residenziale.